Siamo cittadini attivisti di DISARMISTI ESIGENTI associazione che fa parte della rete internazionale ICAN insignita nel 2017 del Premio Nobel per la Pace.
Siamo anche utenti del servizio pubblico radiotelevisivo per il quale versiamo regolarmente il canone e siamo anche regolari contribuenti dello Stato che, attraverso il Ministero per l’Economia e la Finanza, detiene quasi la totalità del pacchetto azionario della RAI SpA.
Ci sentiamo quindi piu’ che autorizzati ad esprimere una forte condanna della scelta aziendale della Rai-Servizio Pubblico, di acquistare i diritti per trasmettere i mondiali in corso in Qatar.
E’ stata una scelta sbagliata e profondamente offensiva nei confronti di tutti i cittadini-utenti italiani che credono nel primato dell’etica sulla volontà di primeggiare nel mercato dei media.
Non si rende un buon servizio pubblico, spendendo soldi dei contribuenti,trasmettendo e celebrando una manifestazione sportiva dietro la quale sono ampiamente e da tempo note le atrocita’ perpetuate dal Paese ospitante per cui, in questa sede, è perfino inutile per noi elencare la sistematica violazione dei diritti umani universalmente riconosciuti e totalmente violati dal regime del Qatar compresi quelli della polazione civile yemenita fino a poco tempo fa sterminata anche con bombe prodotte in Sardegna (Italia).
Siamo consapevoli che la Rai- Servizio pubblico, in altre trasmissioni,sta informando gli utenti rappresentando il Qatar per quello che e’ cioè un regime che della Sharia ha fatto l’unica legge.
Siamo convinti però che la Rai-Servizio Pubblico può fare di più a beneficio dell’utente appassionato di calcio che non sempre è lo stesso che beneficia della corretta informazione delle altre trasmissioni.
Pertanto chiediamo che la RAi- Servizio Pubblico, a parziale risarcimento morale delle vittime ,mandi in onda, nei minuti immediatamente precedenti il collegamento per la finale del 18 dicembre una informazione circa la violazione dei diritti umani perpetuata in Qatar a carico di diverse categorie di persone e si astenga dal tramettere il cerimoniale che seguirà la fine della partita oscurando cosi gli esponenti del regime e quelli della FIFA responsabile di aver assegnato la manifestazione all’emirato.
Per conto nostro e nel nostro piccolo stiamo allestendo una trasmissione radio in contemporanea per offrire , anche con il contributo di autorevoli personaggi uno spazio di riflessione certi di fare cosa buona e giusta per tutti quelli che nel mondo del calcio professionistico non vedono solo una disciplina sportiva.